Sono stata a Parigi in tutto 3 volte, l’ultima volta ad
aprile dell’anno scorso, e che dire, sto già programmando la quarta! Questa
città piena di colori mi ha rubato il cuore e sono qui oggi per raccontarvi un po'
il perché! E’ la prima volta qui sul blog che racconto dei miei viaggi (spero sia
solo l’inizio di un’abitudine che continuerà) quindi spero di essere abbastanza
chiara e più dettagliata ma allo stesso tempo concisa possibile. Ho deciso di
prendere come esempio per voi il mio ultimo viaggio, avvenuto appunto a Pasqua
dell’anno scorso, dato che è stato anche il più lungo: 6 giorni!!
Se Parigi è una destinazione che avete in programma o anche
semplicemente nella vostra wishlist dei luoghi da visitare, rimanete con me e
vi prometto che non rimarrete delusi!
GIORNO
1: PARTENZA- ARRIVO- MONTMARTRE
Partiamo da Bologna con un volo Raynair acquistato
strascontato molti mesi prima (sui 50 euro a testa a/r, visto il periodo
festivo direi niente male) e arriviamo all’aeroporto Beauvais in tarda
mattinata. Per raggiungere il centro di Parigi occorre prendere una navetta, ma
le partenze sono molto frequenti e in meno di un’ora siamo già arrivati (CONSIGLIO:
per risparmiare tempo e file, potete tranquillamente prenotare i biglietti sul
sito online). Il modo per muoversi più velocemente all’interno di Parigi è la
metropolitana, davvero ben strutturata e con moltissime linee. (CONSIGLIO!
Diffidate da chi si avvicina a voi in metropolitana dicendovi che vuole
aiutarvi a fare il biglietto: sono moltissime le truffe di questo tipo che vi
faranno non solo perdere soldi ma anche la gioia di essere finalmente in
vacanza. Noi ne abbiamo scampata una appena arrivati in città. Se non riuscite
a farvi il biglietto alle casse automatiche, recatevi alla biglietteria. Se vi
piace spostarvi in metropolitana comunque, vi consiglio di usufruire dei carnet
multi-corsa). Un modo decisamente originale per muoversi inoltre, è l’uso dei
monopattini elettrici: basterà scaricare un’app.
Arrivati a quello che sarà il nostro appartamento per i
prossimi 6 giorni (preparatevi agli spazi parigini: striminziti ma super cool),
lanciamo valige e borsoni vari per correre a pranzare ed esplorare subito la
città (per me era la terza volta è vero, ma per il mio fidanzato la prima
quindi era tutto una scoperta). Decidiamo di passare il pomeriggio nel
quartiere del nostro appartamento: Montmartre.
Quartiere rialzato nella zona nord di Parigi, Montmartre
trasuda romanticismo da tutti i pori. Pranzo veloce con una meravigliosa crepes
salata (vi consiglio di assaggiarle almeno una volta, sono un pasto cheap e sostanzioso
ma cercate di preferire locali meno turistici che le cucinano al momento, il
mio preferito è la Creperie a Montmartre) e siamo pronti a perderci nelle
meravigliose vie di questo quartiere. Da non perdere la via degli artisti,
dove troverete pittori e artisti appunto di ogni genere, sempre ben disposti a
chiacchierare con i turisti e a proporsi per realizzarvi un bellissimo ritratto
o caricatura (alcuni hanno ottimi prezzi, potrebbe essere l’occasione per un
souvenir davvero originale). Al termine
della via che domina Parigi dall’alto, si impone la basilica del sacro cuore
(sacre coeur): anche qui vale assolutamente fare un breve visita all’interno.
Le vie per arrivarci in realtà sono molteplici: è possibile arrivarci
proseguendo lungo la via degli artisti, salendo le scalinate di fronte alla
basilica (sconsigliatissime agli oziatori seriali) o con la funicolare. Un
altro luogo molto caratteristico di questo quartiere è anche il muro “del ti
amo” (mur je t’aim), nascosto all’interno di un piccolo giardinetto. A
Montmartre sicuramente non mancano negozietti e boutique particolari e nemmeno bar
e ristoranti ma, la nostra scelta per la cena ricade su “Le Refuge des Fondus”.
Questo ristorante è una vera istituzione qui a Parigi e non manca mai nella mia
lista quando organizzo un viaggio in zona. Amate la fonduta? Perfetto! Non
amate la fonduta? Andate altrove, si perché la vera specialità del locale (o
meglio l’unica cosa che servono oltre ad un simpatico aperitivo) è la fonduta,
sia di carne che di formaggio. Conoscete poi un modo più originale di bere il
vino se non all’interno di bellissimi biberon in vetro?! Insomma, se cercate un
ristorante assurdo e decisamente sopra le righe dove gustare un ottimo piatto
tipico francese ad una cifra più che onesta, questo è il posto che fa per voi (ATTENZIONE
alle gentil donzelle verrà probabilmente chiesto di scavalcare il tavolo per
potervi sedere dall’altro tavolo. Ma fa tutto parte del gioco no?!). Brilli e
felici, ci godiamo una passeggiata abbastanza alternativa lungo la strada
luminosissima di Pigalle, anche detto il quartiere a luci rosse.
Proseguendo dritti lungo la via principale ci troviamo di fronte al Moulin
Rogue, che vale la pena vedere di sera tutto illuminato.
GIORNO 2: MUSEO, MUSEO, MUSEO…GIARDINI
DE TUILIER E SHOPPING SUGLI CHAMPS ELYSSE
Il secondo giorno ci svegliamo carichi per fiondarci in una mattinata
tutta a sfondo culturale. Mentre io rientro ancora a pieno diritto nell’età che
ancora garantisce l’esonero dei ticket (a Parigi gli under 25 infatti entrano
gratis in quasi tutti i musei) il mio fidanzato “anziano” acquista la carta pass
musei, che gli permette così di risparmiare una cifra notevole su tutti gli
ingressi. Il primo è il museo de l’Orangerie, dimora di alcuni famosi e
stupendi dipinti di Monet che ritraggono le sue affezionate ninfee. Terminata
la visita è indispensabile una tappa “relax” ai bellissimi giardini di Tuileries,
dove con l’arrivo del caldo, vengono posizionate una serie di sedie sdraio
intorno alla fontana principale, sulle quali turisti e parigini si rilassano in
cerca di frescura. Vi consiglio inoltre di assaggiare un gelato o un dolcetto
dal furgoncino itinerante della famosa pasticceria Angiolina. Dopo un pasto rapidissimo
e salutare da “Maisie Cafe”, è giunto il turno del Museo D’Orsay, noto
per le collezioni impressioniste e post-impressioniste e per il particolare
edificio che le ospita. Consiglio di munirvi di una lista di cose da vedere: l’ambiente
è abbastanza caotico. Terminata la visita decidiamo di aver visto decisamente abbastanza
musei per un giorno solo e ci dirigiamo verso gli Champs-Elysees per
fare un po' di shopping tra i negozi. In fondo alla via, ci prendiamo giusto il
tempo di scattare qualche foto all’Arco di Trionfo e torniamo verso il
nostro appartamento. Siamo decisamente
stanchi e abbiamo camminato tutto il giorno. Quale occasione migliore per
provare una delle invitanti rosticcerie etniche di Montmartre?! Cena gustosa e
low cost da gustare scalzi e distesi a letto in appartamento…che meraviglia!
GIORNO 3: LOUVRE, MAIRES E MUSEO POMPIDOU
Il terzo giorno mettiamo la sveglia ad un’ora indecente per
essere sicuri di non fare una fila scandalosa per entrare al Louvre. In
realtà le code qui sono sempre abbastanza scorrevoli, complice il fatto che ci
siano molteplici ingressi, ma arrivando per l’apertura si ha comunque la
possibilità di evitare la ressa. Consiglio: scegliete prima le cose che
vorreste vedere e controllate la giornata più giusta per fare visita al museo.
Infatti non tutte le collezioni sono visibili tutti i giorni e noi lo abbiamo
scoperto a nostre spese: purtroppo non siamo riusciti a fare la visita completa
del reparto egizio poiché in quella giornata l’ala delle mummie era chiusa al
pubblico e purtroppo il mio fidanzato ha perso quest’occasione. Selezionare in
anticipo le opere da vedere vi permetterà inoltre di organizzarvi una visita
ordinata e sarete sicuri di vedere tutto ciò a cui siete interessati: qui
dentro si rischia davvero di perdersi! Per pranzo torniamo a Montmartre per
gustarci un Croque madame e un Croque monsieur al Coquelicot (consigliato anche
per le colazioni ma attenzione al personale non sempre garbato) e discutiamo
sul da farsi. Decidiamo di rimetterci in viaggio verso il quartiere Marais,
fulcro della vita universitaria e giovanile. Se Montmartre rapisce per l’atmosfera
romantica, Le Marais cattura per la vivacità e modernità che trasudano da ogni
edificio. A proposito di modernità, è proprio il Museo Pompidou la
nostra destinazione successiva. E’ un museo mooooolto particolare e sono
cosciente del fatto che possa non piacere a tutti, l’edificio stesso vi darà un
forte indizio, tuttavia io consiglio di farci un salto. All’interno sono presenti
davvero tante collezioni di arte moderna ed alcune installazioni sono davvero
interessanti. Non mancano inoltre alcune chicche come la terrazza con le
sculture e le fontane e numerose altre terrazze da dove ammirare una bellissima
vista di Parigi dall’alto. Trascorrere la serata in questo quartiere è una
buona occasione per scoprire locali alternativi e giovanili, noi optiamo per un
delizioso piatto libanese al ristorante Tilal (un altro locale vi consiglio è
il Baoli Bao).
GIORNO 4: VERSAILES, TOUR EIFFEL E
RODIN
Ci svegliamo ed è la mattina di Pasqua, quale giornata migliore
per fare visita alla reggia di Versailles? Raggiungerla è semplicissimo:
basta prendere la RER (ferrovia francese) e in circa 30 minuti ci siamo! A
questo punto però decidiamo di fare visita solo ai giardini esterni della
reggia: io l’avevo già vista nel mio primo viaggio a Parigi e al mio fidanzato
non interessava perciò l’abbiamo saltata. I giardini sono splendidi e vi
consiglio di tenere a bada il sito internet della reggia, infatti una volta
arrivati abbiamo scoperto che per la festività in questione era stata
organizzata una giornata speciale all’interno del parco: danze di fontane su
pezzi di musica classica e l’apertura straordinaria di alcune zone solitamente
chiuse al pubblico. Come veri tamarri italiani in vacanza, ci gustiamo una baguette
alla mortadella nelle panchine del parco, vista fontana. Sulla strada di
ritorno alla ferrovia, ci imbattiamo in un carinissimo mercato di paese proprio
a Versailles. Una volta rientrati a Parigi, decidiamo di fermarci nella
stazione della RER posizionata proprio sotto la Tour Eiffel. Anche qui
decidiamo di non salire sulla torre ma piuttosto di goderci un po' di meritato
relax nei giardini di Marte, rimirandola da un po' più lontano (sono salita
sulla torre sempre durante il mio primo viaggio a Parigi, sicuramente merita la
vista dall’alto ma vi consiglio di prenotare in anticipo i biglietti oppure
armarvi di molta pazienza). Sui Giardini di Marte è possibile fare anche
piccoli pic nic. Dopo una breve pennichella ci incamminiamo verso il Museo
Rodin. Questo museo non è sicuramente grande come gli altri che abbiamo
visitato ma racchiude delle opere molto belle e anche la visita è ben
organizzata. Sebbene di solito non si trovi in cima alla lista delle cose da
vedere a Parigi, a mio parere il Rodin merita un piccolo ritaglio nel vostro
soggiorno qui. Di rientro all’appartamento prendiamo una decisione un po' insolita
per quanto riguarda la cena: entrare al supermercato, fare razzia di formaggi e
salami francesi e lanciarci in una personalissima degustazione home made. Non
potevamo fare scelta migliore.
GIORNO 5: BATOBUS, NOTRE DAME DA
LONTANO, LE MARAIS E TOUR EIFFEL (ANCORA SI)
Ormai visto tutto ciò che principalmente ci interessava,
decidiamo di usare questa giornata per visitare la città da un punto di vista
un po' più particolare. Ci dirigiamo infatti alla fermata di batobus più vicina
e facciamo un biglietto giornaliero che ci garantirà di salire e scendere
quante volte vogliamo in ogni fermata di Parigi. Le barche a Parigi che
forniscono servizi per turisti sono molte, comprese quelle panoramiche. Noi abbiamo
optato per il batobus perché effettua fermate nei punti di maggiore interesse
della città, le corse sono frequenti fino a tarda sera e il costo è ben
proporzionato all’offerta. Raggiungiamo l’attracco più vicino a Notre Dame e
cerchiamo di rimirarla dal punto più vicino possibile. Ad ogni mio soggiorno di
solito pianifico una visita a questo monumento che ha contribuito moltissimo a
farmi innamorare di questa città. Tuttavia, come di certo saprete anche voi,
pochi giorni prima della nostra partenza c’è stato un terribile incendio della
cattedrale, per cui non solo non ci è stato possibile farci visita, ma nemmeno
entrare a Ile de la citè, isolotto dove è posizionata Notre Dame (sulla
base dei miei viaggi precedenti, vi dico che la visita era tra le più belle da
fare a Parigi). Dopo aver scattato qualche foto da lontano, ci riversiamo di
nuovo tra le vie del quartiere Marais, dove abbiamo occasione di fare shopping
a buon mercato e gustarci un bellissimo Waffle salato e uno dolce da Mon Waffle.
Vi consiglio di perdervi il più possibile tra queste vie, ricche di locali alla
moda, cioccolaterie boutique alternative (ho acquistato dei pantaloni stupendi
in un negozio coreano da paura). Non mancano zone nascoste e suggestive come la corte dei miracoli.
Sul canale scoviamo un locale adorabile dove
goderci un’orangina prima di riprendere il batobus e tornare nella zona della
Tour Eiffel per scattare altre foto. Qui
scoviamo uno straordinario mercatino pasquale e veniamo nuovamente risucchiati
nel vortice dello shopping. Rimaniamo fino a tarda serata per godere della
bellissima vista della Tour Eiffel illuminata, uno spettacolo meravigliosamente
pacchiano. Rientrati a Montmartre è giunto il tempo di salutare anche la
basilica del sacro cuore, la via degli artisti e il mulino de la Galette mentre
in lontananza la torre illuminata ci da la buona notte. La nostra ultima serata
a Parigi è stata la più speciale e al nostro rientro in appartamento, il mio
fidanzato mi sorprende con una scatola della pasticceria Pain Pain.
GIORNO 6: AUREVOIR PARIS, MON
AMOUR.
La pioggia ci da il buongiorno nel nostro ultimo giorno a Parigi,
il tempo è stato clemente per tutto il viaggio quindi il maltempo non rovina
nulla. Procediamo con gli ultimi acquisti per i nostri souvenir a Pigalle e rientriamo
per fare le valige. Prima della partenza c’è stato giusto il tempo per passare
a salutare il bellissimo parco Tuileries e poi via, verso la navetta.
Per ogni attività che abbiamo fatto durante questo viaggio,
ce ne sono altrettante da fare. Parigi è una città incredibile che sorprende in
ogni angolo. E’ anche una città per tutti: coppie, single, comitive di amici e
anche famiglie con bambini. E’ città di arte e cultura ma anche di moda e
divertimento. Insomma, ce ne è davvero per tutti i gusti! E’ costosa? Ni,
dipende da che tipo di vacanza cercate. Potrete comunque adattare il viaggio ad
ogni vostro budget.
Visite che vi consiglio dai miei viaggi precedenti: cimitero Pere-Lachaise, Cattedrale di Notre Dame e la bellissima libreria Shakespeare.