TITOLO: Il momento è delicato
AUTORE: Niccolò Ammaniti
EDITORE: Einaudi
Ciao a tutti lettori, oggi ho deciso di parlarvi de “il
momento è delicato” di Niccolò Ammaniti.
In questo caso non c’è da dire molto sulla trama perché il
libro è una raccolta di racconti brevi. I temi trattati sono i più disparati ma
comunque pienamente in stile Ammaniti: troviamo dei personaggi bizzarri calati
in ambientazioni altrettanto particolari, ai limiti del reale. Un esempio può
essere il racconto su un senza tetto volgarotto che per caso incontra per
strada la diva dei suoi sogni erotici che cerca di sedurlo che termina in un
finale a dir poco inaspettato. Troviamo però anche racconti horror che
finiscono nel splatter, racconti fantascientifici e non mancano nemmeno i racconti
a sfondo umoristico, quindi diciamo che all’interno di questo libro c’è di
tutto un po'.
Chi mi segue da un po' o chi mi conosce comunque sa bene
quanto io sia affezionata a quest’autore, c’è un unico libro che non mi ha
entusiasmato ed è proprio questo. Ammaniti è noto per costruire scenari
particolari con personaggi altrettanto anormali, tuttavia si intuisce sempre la
morale o il malessere sociale e culturale a loro annessi. Qui non c’è, certo è
ovvio non tutti i libri devono avere una morale o esprimere un qualche disagio
sociale, ma in questo caso davvero i racconti non mi hanno trasmesso niente, a
eccezione di 2 o 3. Spesso, addirittura, mi è sembrato che si finisse in
scenari splatter così, totalmente a caso, senza una vera e propria motivazione
dietro.
Nota positiva: bellissima prefazione dell’autore, dove
spiega perché ha dato questo titolo al suo libro e racconta tutta la trafila
infinita che ha dovuto subire prima dare alla luce questi racconti. Non è la
prima volta che sento di un autore che ha passato l’inferno prima di pubblicare
dei racconti brevi e anche nella mia cerchia di amici così come su instagram, sento
spesso un astio per le raccolte di racconti, secondo me inspiegabile, dato che contrariamente
io le adoro. Le raccolte di racconti sono mie compagne fedeli soprattutto in
estate, quando sono stesa sotto l’ombrellone nella pausa tra una passeggiata e
una capatina al bar; perché portarsi appresso un mattone infinito dove
interrompere ogni due per tre la lettura, quando è possibile gustarsi un
racconto di poche pagine, magari con un ottimo finale? Ecco che qui però arriva
una grande premessa: devono essere interessanti!
Quindi in sostanza il libro mi è piaciuto? Non molto e
questo è un vero peccato.
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