lunedì 29 giugno 2020

RECENSIONE LE FACCE DELLA MENZOGNA (LIBRO) - MARIANO FONTAINE

TITOLO: Le facce della menzogna
AUTORE: Mariano Fontaine
EDITORE: Prospettiva editrice

"La mia volontà era diventata un ricordo sbiadito."

Ciao a tutti lettori, si facciano avanti gli amanti del genere thriller perché oggi vorrei parlarvi de “le facce della menzogna” di Mariano Fontaine. Ringrazio nuovamente l’autore per avermelo inviato.

Dave McCage, un criminale affetto da un disturbo da personalità multiple e da poco evaso di galera, si aggira spavaldo tra i quartieri più squallidi di Boston, in mezzo a tossici, criminali e prostitute. Sulle sue tracce c'è l'agente federale Smith, un uomo grezzo la cui vita privata si sta lentamente sgretolando a causa della scomparsa della moglie, ma comunque disposto a tutto pur di incastrarlo.

"Le facce della menzogna" è un thriller psicologico dalle marcate connotazioni pulp che coinvolge il lettore all'interno di una trama intricata e complessa. La narrazione è sempre in prima persona e saranno i vari personaggi del romanzo a prendere voce a turno. Devo ammettere che questa impostazione mi ha un po' confusa: specialmente all’inizio, quando non si ha ancora dimestichezza con i personaggi del romanzo, ho avuto qualche difficoltà a capire chi avesse preso la parola in quel determinato frangente, difficoltà che però si è esaurita nel momento in cui sono entrata più in sinergia con il romanzo. Anche le linee temporali si alternano, raccontando talvolta il passato o il presente. In questo caso ho apprezzato particolarmente che i ricordi di Dave riguardo la sua infanzia, fossero riportati in un font diverso, così da capire subito quale filone temporale si stava raccontando in quel momento, altrimenti la narrazione sarebbe stata ancora più caotica.

I temi trattati sono molti e tutti abbastanza crudi: si parla di droga, di prostituzione e soprattutto di omicidi i quali vengono descritti nel dettaglio. Le descrizioni dei luoghi sono particolarmente curate, perciò è davvero facile calarsi nell’ambientazione e percepire il malessere in cui si trovano a vivere i personaggi stessi, esaltato anche dalla scelta del linguaggio duro e spinto. Questo è sicuramente un punto a favore dell’autore.

La trama è intricata ma comunque trasparente, cioè il lettore è a conoscenza degli avvenimenti di entrambe le fazioni, sia di quella del criminale Dave, che si racconterà in ogni minimo dettaglio, sia dell’agente Smith. E’ una tecnica narrativa che può piacere o non piacere, ma senza farvi spoiler, vi assicuro che le sorprese non mancano. Anche se sappiamo benissimo chi è il criminale, ci saranno altrettanti colpi di scena da scoprire, uno di questi è proprio il finale, che è davvero inaspettato.
Il romanzo si esaurisce in circa 150 pagine e questa è un po' una pecca secondo me: l’autore infatti mette tanta carne sul fuoco e nel momento in cui la trama arriva al suo culmine, il libro finisce. Questo è un vero peccato, perché secondo anche con solo 50 pagine in più, certe dinamiche sarebbero state approfondite un po' di più.

Lo consiglio agli amanti del thriller, specialmente a sfondo psicologico. Visto il finale sarei curiosa di sapere se c’è l’intenzione di un sequel, chissà.

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