giovedì 18 giugno 2020

PRIMO DIARIO DI BORDO: PARIS JE T'AIME


Sono stata a Parigi in tutto 3 volte, l’ultima volta ad aprile dell’anno scorso, e che dire, sto già programmando la quarta! Questa città piena di colori mi ha rubato il cuore e sono qui oggi per raccontarvi un po' il perché! E’ la prima volta qui sul blog che racconto dei miei viaggi (spero sia solo l’inizio di un’abitudine che continuerà) quindi spero di essere abbastanza chiara e più dettagliata ma allo stesso tempo concisa possibile. Ho deciso di prendere come esempio per voi il mio ultimo viaggio, avvenuto appunto a Pasqua dell’anno scorso, dato che è stato anche il più lungo: 6 giorni!!
Se Parigi è una destinazione che avete in programma o anche semplicemente nella vostra wishlist dei luoghi da visitare, rimanete con me e vi prometto che non rimarrete delusi!
              
GIORNO 1: PARTENZA- ARRIVO- MONTMARTRE

Partiamo da Bologna con un volo Raynair acquistato strascontato molti mesi prima (sui 50 euro a testa a/r, visto il periodo festivo direi niente male) e arriviamo all’aeroporto Beauvais in tarda mattinata. Per raggiungere il centro di Parigi occorre prendere una navetta, ma le partenze sono molto frequenti e in meno di un’ora siamo già arrivati (CONSIGLIO: per risparmiare tempo e file, potete tranquillamente prenotare i biglietti sul sito online). Il modo per muoversi più velocemente all’interno di Parigi è la metropolitana, davvero ben strutturata e con moltissime linee. (CONSIGLIO! Diffidate da chi si avvicina a voi in metropolitana dicendovi che vuole aiutarvi a fare il biglietto: sono moltissime le truffe di questo tipo che vi faranno non solo perdere soldi ma anche la gioia di essere finalmente in vacanza. Noi ne abbiamo scampata una appena arrivati in città. Se non riuscite a farvi il biglietto alle casse automatiche, recatevi alla biglietteria. Se vi piace spostarvi in metropolitana comunque, vi consiglio di usufruire dei carnet multi-corsa). Un modo decisamente originale per muoversi inoltre, è l’uso dei monopattini elettrici: basterà scaricare un’app.
Arrivati a quello che sarà il nostro appartamento per i prossimi 6 giorni (preparatevi agli spazi parigini: striminziti ma super cool), lanciamo valige e borsoni vari per correre a pranzare ed esplorare subito la città (per me era la terza volta è vero, ma per il mio fidanzato la prima quindi era tutto una scoperta). Decidiamo di passare il pomeriggio nel quartiere del nostro appartamento: Montmartre.
Quartiere rialzato nella zona nord di Parigi, Montmartre trasuda romanticismo da tutti i pori. Pranzo veloce con una meravigliosa crepes salata (vi consiglio di assaggiarle almeno una volta, sono un pasto cheap e sostanzioso ma cercate di preferire locali meno turistici che le cucinano al momento, il mio preferito è la Creperie a Montmartre) e siamo pronti a perderci nelle meravigliose vie di questo quartiere. Da non perdere la via degli artisti, dove troverete pittori e artisti appunto di ogni genere, sempre ben disposti a chiacchierare con i turisti e a proporsi per realizzarvi un bellissimo ritratto o caricatura (alcuni hanno ottimi prezzi, potrebbe essere l’occasione per un souvenir davvero originale).  Al termine della via che domina Parigi dall’alto, si impone la basilica del sacro cuore (sacre coeur): anche qui vale assolutamente fare un breve visita all’interno. Le vie per arrivarci in realtà sono molteplici: è possibile arrivarci proseguendo lungo la via degli artisti, salendo le scalinate di fronte alla basilica (sconsigliatissime agli oziatori seriali) o con la funicolare. Un altro luogo molto caratteristico di questo quartiere è anche il muro “del ti amo” (mur je t’aim), nascosto all’interno di un piccolo giardinetto. A Montmartre sicuramente non mancano negozietti e boutique particolari e nemmeno bar e ristoranti ma, la nostra scelta per la cena ricade su “Le Refuge des Fondus”. Questo ristorante è una vera istituzione qui a Parigi e non manca mai nella mia lista quando organizzo un viaggio in zona. Amate la fonduta? Perfetto! Non amate la fonduta? Andate altrove, si perché la vera specialità del locale (o meglio l’unica cosa che servono oltre ad un simpatico aperitivo) è la fonduta, sia di carne che di formaggio. Conoscete poi un modo più originale di bere il vino se non all’interno di bellissimi biberon in vetro?! Insomma, se cercate un ristorante assurdo e decisamente sopra le righe dove gustare un ottimo piatto tipico francese ad una cifra più che onesta, questo è il posto che fa per voi (ATTENZIONE alle gentil donzelle verrà probabilmente chiesto di scavalcare il tavolo per potervi sedere dall’altro tavolo. Ma fa tutto parte del gioco no?!). Brilli e felici, ci godiamo una passeggiata abbastanza alternativa lungo la strada luminosissima di Pigalle, anche detto il quartiere a luci rosse. Proseguendo dritti lungo la via principale ci troviamo di fronte al Moulin Rogue, che vale la pena vedere di sera tutto illuminato.

GIORNO 2: MUSEO, MUSEO, MUSEO…GIARDINI DE TUILIER E SHOPPING SUGLI CHAMPS ELYSSE

Il secondo giorno ci svegliamo carichi per fiondarci in una mattinata tutta a sfondo culturale. Mentre io rientro ancora a pieno diritto nell’età che ancora garantisce l’esonero dei ticket (a Parigi gli under 25 infatti entrano gratis in quasi tutti i musei) il mio fidanzato “anziano” acquista la carta pass musei, che gli permette così di risparmiare una cifra notevole su tutti gli ingressi. Il primo è il museo de l’Orangerie, dimora di alcuni famosi e stupendi dipinti di Monet che ritraggono le sue affezionate ninfee. Terminata la visita è indispensabile una tappa “relax” ai bellissimi giardini di Tuileries, dove con l’arrivo del caldo, vengono posizionate una serie di sedie sdraio intorno alla fontana principale, sulle quali turisti e parigini si rilassano in cerca di frescura. Vi consiglio inoltre di assaggiare un gelato o un dolcetto dal furgoncino itinerante della famosa pasticceria Angiolina. Dopo un pasto rapidissimo e salutare da “Maisie Cafe”, è giunto il turno del Museo D’Orsay, noto per le collezioni impressioniste e post-impressioniste e per il particolare edificio che le ospita. Consiglio di munirvi di una lista di cose da vedere: l’ambiente è abbastanza caotico. Terminata la visita decidiamo di aver visto decisamente abbastanza musei per un giorno solo e ci dirigiamo verso gli Champs-Elysees per fare un po' di shopping tra i negozi. In fondo alla via, ci prendiamo giusto il tempo di scattare qualche foto all’Arco di Trionfo e torniamo verso il nostro appartamento.  Siamo decisamente stanchi e abbiamo camminato tutto il giorno. Quale occasione migliore per provare una delle invitanti rosticcerie etniche di Montmartre?! Cena gustosa e low cost da gustare scalzi e distesi a letto in appartamento…che meraviglia!

GIORNO 3: LOUVRE, MAIRES E MUSEO POMPIDOU

Il terzo giorno mettiamo la sveglia ad un’ora indecente per essere sicuri di non fare una fila scandalosa per entrare al Louvre. In realtà le code qui sono sempre abbastanza scorrevoli, complice il fatto che ci siano molteplici ingressi, ma arrivando per l’apertura si ha comunque la possibilità di evitare la ressa. Consiglio: scegliete prima le cose che vorreste vedere e controllate la giornata più giusta per fare visita al museo. Infatti non tutte le collezioni sono visibili tutti i giorni e noi lo abbiamo scoperto a nostre spese: purtroppo non siamo riusciti a fare la visita completa del reparto egizio poiché in quella giornata l’ala delle mummie era chiusa al pubblico e purtroppo il mio fidanzato ha perso quest’occasione. Selezionare in anticipo le opere da vedere vi permetterà inoltre di organizzarvi una visita ordinata e sarete sicuri di vedere tutto ciò a cui siete interessati: qui dentro si rischia davvero di perdersi! Per pranzo torniamo a Montmartre per gustarci un Croque madame e un Croque monsieur al Coquelicot (consigliato anche per le colazioni ma attenzione al personale non sempre garbato) e discutiamo sul da farsi. Decidiamo di rimetterci in viaggio verso il quartiere Marais, fulcro della vita universitaria e giovanile. Se Montmartre rapisce per l’atmosfera romantica, Le Marais cattura per la vivacità e modernità che trasudano da ogni edificio. A proposito di modernità, è proprio il Museo Pompidou la nostra destinazione successiva. E’ un museo mooooolto particolare e sono cosciente del fatto che possa non piacere a tutti, l’edificio stesso vi darà un forte indizio, tuttavia io consiglio di farci un salto. All’interno sono presenti davvero tante collezioni di arte moderna ed alcune installazioni sono davvero interessanti. Non mancano inoltre alcune chicche come la terrazza con le sculture e le fontane e numerose altre terrazze da dove ammirare una bellissima vista di Parigi dall’alto. Trascorrere la serata in questo quartiere è una buona occasione per scoprire locali alternativi e giovanili, noi optiamo per un delizioso piatto libanese al ristorante Tilal (un altro locale vi consiglio è il Baoli Bao).

GIORNO 4: VERSAILES, TOUR EIFFEL E RODIN

Ci svegliamo ed è la mattina di Pasqua, quale giornata migliore per fare visita alla reggia di Versailles? Raggiungerla è semplicissimo: basta prendere la RER (ferrovia francese) e in circa 30 minuti ci siamo! A questo punto però decidiamo di fare visita solo ai giardini esterni della reggia: io l’avevo già vista nel mio primo viaggio a Parigi e al mio fidanzato non interessava perciò l’abbiamo saltata. I giardini sono splendidi e vi consiglio di tenere a bada il sito internet della reggia, infatti una volta arrivati abbiamo scoperto che per la festività in questione era stata organizzata una giornata speciale all’interno del parco: danze di fontane su pezzi di musica classica e l’apertura straordinaria di alcune zone solitamente chiuse al pubblico. Come veri tamarri italiani in vacanza, ci gustiamo una baguette alla mortadella nelle panchine del parco, vista fontana. Sulla strada di ritorno alla ferrovia, ci imbattiamo in un carinissimo mercato di paese proprio a Versailles. Una volta rientrati a Parigi, decidiamo di fermarci nella stazione della RER posizionata proprio sotto la Tour Eiffel. Anche qui decidiamo di non salire sulla torre ma piuttosto di goderci un po' di meritato relax nei giardini di Marte, rimirandola da un po' più lontano (sono salita sulla torre sempre durante il mio primo viaggio a Parigi, sicuramente merita la vista dall’alto ma vi consiglio di prenotare in anticipo i biglietti oppure armarvi di molta pazienza). Sui Giardini di Marte è possibile fare anche piccoli pic nic. Dopo una breve pennichella ci incamminiamo verso il Museo Rodin. Questo museo non è sicuramente grande come gli altri che abbiamo visitato ma racchiude delle opere molto belle e anche la visita è ben organizzata. Sebbene di solito non si trovi in cima alla lista delle cose da vedere a Parigi, a mio parere il Rodin merita un piccolo ritaglio nel vostro soggiorno qui. Di rientro all’appartamento prendiamo una decisione un po' insolita per quanto riguarda la cena: entrare al supermercato, fare razzia di formaggi e salami francesi e lanciarci in una personalissima degustazione home made. Non potevamo fare scelta migliore.

GIORNO 5: BATOBUS, NOTRE DAME DA LONTANO, LE MARAIS E TOUR EIFFEL (ANCORA SI)

Ormai visto tutto ciò che principalmente ci interessava, decidiamo di usare questa giornata per visitare la città da un punto di vista un po' più particolare. Ci dirigiamo infatti alla fermata di batobus più vicina e facciamo un biglietto giornaliero che ci garantirà di salire e scendere quante volte vogliamo in ogni fermata di Parigi. Le barche a Parigi che forniscono servizi per turisti sono molte, comprese quelle panoramiche. Noi abbiamo optato per il batobus perché effettua fermate nei punti di maggiore interesse della città, le corse sono frequenti fino a tarda sera e il costo è ben proporzionato all’offerta. Raggiungiamo l’attracco più vicino a Notre Dame e cerchiamo di rimirarla dal punto più vicino possibile. Ad ogni mio soggiorno di solito pianifico una visita a questo monumento che ha contribuito moltissimo a farmi innamorare di questa città. Tuttavia, come di certo saprete anche voi, pochi giorni prima della nostra partenza c’è stato un terribile incendio della cattedrale, per cui non solo non ci è stato possibile farci visita, ma nemmeno entrare a Ile de la citè, isolotto dove è posizionata Notre Dame (sulla base dei miei viaggi precedenti, vi dico che la visita era tra le più belle da fare a Parigi). Dopo aver scattato qualche foto da lontano, ci riversiamo di nuovo tra le vie del quartiere Marais, dove abbiamo occasione di fare shopping a buon mercato e gustarci un bellissimo Waffle salato e uno dolce da Mon Waffle. Vi consiglio di perdervi il più possibile tra queste vie, ricche di locali alla moda, cioccolaterie boutique alternative (ho acquistato dei pantaloni stupendi in un negozio coreano da paura). Non mancano zone nascoste e suggestive come la corte dei miracoli.
Sul canale scoviamo un locale adorabile dove goderci un’orangina prima di riprendere il batobus e tornare nella zona della Tour Eiffel per scattare altre foto.  Qui scoviamo uno straordinario mercatino pasquale e veniamo nuovamente risucchiati nel vortice dello shopping. Rimaniamo fino a tarda serata per godere della bellissima vista della Tour Eiffel illuminata, uno spettacolo meravigliosamente pacchiano. Rientrati a Montmartre è giunto il tempo di salutare anche la basilica del sacro cuore, la via degli artisti e il mulino de la Galette mentre in lontananza la torre illuminata ci da la buona notte. La nostra ultima serata a Parigi è stata la più speciale e al nostro rientro in appartamento, il mio fidanzato mi sorprende con una scatola della pasticceria Pain Pain.

GIORNO 6: AUREVOIR PARIS, MON AMOUR.

La pioggia ci da il buongiorno nel nostro ultimo giorno a Parigi, il tempo è stato clemente per tutto il viaggio quindi il maltempo non rovina nulla. Procediamo con gli ultimi acquisti per i nostri souvenir a Pigalle e rientriamo per fare le valige. Prima della partenza c’è stato giusto il tempo per passare a salutare il bellissimo parco Tuileries e poi via, verso la navetta.
Per ogni attività che abbiamo fatto durante questo viaggio, ce ne sono altrettante da fare. Parigi è una città incredibile che sorprende in ogni angolo. E’ anche una città per tutti: coppie, single, comitive di amici e anche famiglie con bambini. E’ città di arte e cultura ma anche di moda e divertimento. Insomma, ce ne è davvero per tutti i gusti! E’ costosa? Ni, dipende da che tipo di vacanza cercate. Potrete comunque adattare il viaggio ad ogni vostro budget.


Visite che vi consiglio dai miei viaggi precedenti: cimitero Pere-Lachaise, Cattedrale di Notre Dame e la bellissima libreria Shakespeare.

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