lunedì 16 marzo 2020

RECENSIONE HONEYMOON (LIBRO) -BANANA YOSHIMOTO


TITOLO: Honeymoon
AUTORE: Banana Yoshimoto
EDITORE: Feltrinelli


“Pensai che il cuore di quella cosa chiamata persona, che accogliendo dentro di sé diversi paesaggi, si trasforma attimo per attimo come il mare al tramonto, è meraviglioso.”


Manaka, ragazza giovane, ama trascorrere le sue giornate nel giardino ben curato della sua casa, a pochi passi dall’abitazione di Hiroshi e di suo nonno, con il quale ha condiviso gran parte della sua vita, prima come amici e poi come sposi. Entrambi sono tipi particolari: lei solitaria e tranquilla, lui chiuso, introverso, timoroso e che vive in modo angoscioso anche solo l’idea di spostarsi di casa. Il lettore non deve aspettare molto per scoprire che il giovane è stato abbandonato da entrambi i genitori, fuggiti in America per seguire una strana setta dalle usanze macabre. Il loro rapporto sembra non essere per niente intaccato dallo scorrere del tempo e la loro vita trascorre serena e tranquilla almeno fino alla morte del nonno di Hiroshi. Questo sarà l’evento che porterà scompiglio nelle loro vite e li porterà a rivelarsi verità scottanti.

Honeymoon” è un libro leggero e piacevole, il racconto di una storia d’amore particolare che si snoda su un’altalena perenne di sentimenti contrastanti, tra eventi positivi e negativi. L’autrice si serve della storia per affrontare moltissimi temi, tra i quali il lutto, l’elaborazione della sofferenza e il rapporto di coppia. Tanto spazio è dato inoltre alla tematica dello scorrere del tempo e dei cambiamenti che si è perciò costretti ad accettare per poter proseguire nella propria vita.

Oltre a Manaka e Hiroshi, sono pochissimi i personaggi che prendono parte alla narrazione, quasi a non voler distrarre il lettore dall’aspetto principale del racconto, che è la relazione tra i due coniugi. E’ la giovane sposa in prima persona a descrivere i dettagli di questa relazione, mettendone in luce i pregi, ma soprattutto le perplessità. Il rapporto tra i due infatti non può essere descritto come l’amore bollente e sconvolgente che di solito accomuna le coppie giovani, ma piuttosto come un legame che esiste da sempre, che non conosce alternative, un amore che si avvicina di più al normale affetto tra fratello e sorella. Lo stesso titolo “Luna di miele”, si discosta notevolmente dal suo significato canonico di amore passionale e carnale da coppia appena sposata, che in qualche occasione è oggetto di invidia da parte di Manaka nei confronti degli altri ragazzi.

Il rapporto tra Manaka e Hiroshi è unico, in alcuni momenti sfiora addirittura la dipendenza, ma nonostante un’intera vita trascorsa insieme, la giovane donna non può dire di conoscere del tutto suo marito. E’ palese infatti che Hiroshi mantiene dei segreti.

Non è il primo libro che leggo della Yoshimoto e sicuramente non sarà l’ultimo. Personalmente adoro perdermi nelle sue descrizioni fatte di paesaggi, culture, tradizioni e costumi lontani dall'occidente: è difficile per me spiegarvi la tranquillità che provo mentre leggo storie come questa, che raccontano momenti di vita comune, quasi banali, senza colpi di scena eclatanti e ricercati. Per questa ragione, consiglio questo libro a chi cerca una lettura leggera, senza troppi fronzoli. Se invece cercate una lettura avventurosa o ricca di suspense, aspettate le prossime recensioni.

★★★★☆


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