TITOLO: Honeymoon
AUTORE: Banana Yoshimoto
EDITORE: Feltrinelli
“Pensai che il
cuore di quella cosa chiamata persona, che accogliendo dentro di sé diversi
paesaggi, si trasforma attimo per attimo come il mare al tramonto, è
meraviglioso.”
Manaka, ragazza giovane, ama trascorrere le sue giornate nel
giardino ben curato della sua casa, a pochi passi dall’abitazione di Hiroshi
e di suo nonno, con il quale ha condiviso gran parte della sua vita, prima come
amici e poi come sposi. Entrambi sono tipi particolari: lei solitaria e
tranquilla, lui chiuso, introverso, timoroso e che vive in modo angoscioso anche
solo l’idea di spostarsi di casa. Il lettore non deve aspettare molto per scoprire
che il giovane è stato abbandonato da entrambi i genitori, fuggiti in America per
seguire una strana setta dalle usanze macabre. Il loro rapporto sembra non
essere per niente intaccato dallo scorrere del tempo e la loro vita trascorre serena
e tranquilla almeno fino alla morte del nonno di Hiroshi. Questo sarà l’evento che
porterà scompiglio nelle loro vite e li porterà a rivelarsi verità scottanti.
“Honeymoon” è un libro leggero e piacevole, il racconto di
una storia d’amore particolare che si snoda su un’altalena perenne di
sentimenti contrastanti, tra eventi positivi e negativi. L’autrice si serve
della storia per affrontare moltissimi temi, tra i quali il lutto, l’elaborazione
della sofferenza e il rapporto di coppia. Tanto spazio è dato inoltre alla tematica
dello scorrere del tempo e dei cambiamenti che si è perciò costretti ad
accettare per poter proseguire nella propria vita.
Oltre a Manaka e Hiroshi, sono pochissimi i personaggi che
prendono parte alla narrazione, quasi a non voler distrarre il lettore dall’aspetto
principale del racconto, che è la relazione tra i due coniugi. E’ la giovane
sposa in prima persona a descrivere i dettagli di questa relazione, mettendone in
luce i pregi, ma soprattutto le perplessità. Il rapporto tra i due infatti non può
essere descritto come l’amore bollente e sconvolgente che di solito accomuna le
coppie giovani, ma piuttosto come un legame che esiste da sempre, che non
conosce alternative, un amore che si avvicina di più al normale affetto tra
fratello e sorella. Lo stesso titolo “Luna di miele”, si discosta notevolmente
dal suo significato canonico di amore passionale e carnale da coppia appena
sposata, che in qualche occasione è oggetto di invidia da parte di Manaka nei
confronti degli altri ragazzi.
Il rapporto tra Manaka e Hiroshi è unico, in alcuni momenti
sfiora addirittura la dipendenza, ma nonostante un’intera vita trascorsa
insieme, la giovane donna non può dire di conoscere del tutto suo marito. E’
palese infatti che Hiroshi mantiene dei segreti.
Non è il primo libro che leggo della Yoshimoto e sicuramente
non sarà l’ultimo. Personalmente adoro perdermi nelle sue descrizioni fatte di paesaggi,
culture, tradizioni e costumi lontani dall'occidente: è difficile per me
spiegarvi la tranquillità che provo mentre leggo storie come questa, che
raccontano momenti di vita comune, quasi banali, senza colpi di scena eclatanti
e ricercati. Per questa ragione, consiglio questo libro a chi cerca una lettura
leggera, senza troppi fronzoli. Se invece cercate una lettura avventurosa o
ricca di suspense, aspettate le prossime recensioni.
★★★★☆
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