domenica 17 maggio 2020

RECENSIONE CERCANDO ALASKA (LIBRO)- JOHN GREEN



TITOLO: Cercando Alaska
AUTORE: John Green
EDITORE: Rizzoli

“Che cavolo vuol dire "morte istantanea"? Niente è istantaneo. Il riso istantaneo è pronto in cinque minuti, il budino istantaneo in un'ora. Ho i miei dubbi che un istante di dolore accecante sembri particolarmente istantaneo.”

Premetto che scelsi questo libro tanti anni fa incuriosita dal titolo e che mi ero talmente tanto incaponita nel volerlo con questa copertina, che ho dovuto aspettare tantissimo prima di trovarlo e poterlo leggere. Quindi le aspettative erano abbastanza alte.
Miles è un adolescente solitario e molto colto a cui piace collezionare le ultime parole dei più noti personaggi della storia. Decide di lasciare casa sua per iscriversi ad un collegio molto prestigioso in Alabama, dove aveva già studiato anche il padre ma non ha molti amici da lasciarsi alle spalle quindi molla tutto senza troppe lacrime, molto emozionato di iniziare la ricerca del suo Grande Forse, da intendersi come una svolta diciamo. Qui riesce inaspettatamente a fare amicizia molto facilmente, in particolare con il suo compagno di stanza (che chiamano tutti il Colonello) e la sua piccola compagnia. Sarà lo stesso Colonello a presentargli Alaska, una ragazza bellissima, intraprendente, esuberante, brillante ma anche estremamente enigmatica. Miles rimarrà talmente colpito da Alaska da esserne quasi ossessionato, in senso buono ovviamente. Non è di certo un romanzo che parla di stalking o roba simile, però percepiamo tra le pagine quanto Miles sia attratto da questa ragazza, tanto da voler conoscere ogni cosa sul suo conto.
“Cercando Alaska” è un romanzo dalla trama accattivante che incuriosisce già dall’impostazione delle pagine: il libro infatti si articola in un prima e un dopo, quindi appena iniziamo a leggere intuiamo che prima o poi dovrà avvenire qualcosa che stravolge la storia di base. Un fatto che però avviene superata da un bel po' la metà del libro e al quale il lettore in fondo già si prepara.
Tuttavia, nonostante la trama incuriosisca molto e sia anche accattivante, il libro mi ha un pochino delusa. Le tematiche trattate sono circa quelle presenti in quasi tutti i libri che leggo ma in questo caso, non mi sono arrivate. Come se la maggior parte dei fatti raccontati nel libro non mi abbiano trasmesso nulla. Non sono riuscita a calarmi nei personaggi, a prendere il loro punto di vista o a trovare un qualcosa che potesse connetterci. In gran parte dei capitoli mi sono resa conto di non essere legata più di tanto alla narrazione: capivo cosa stesse succedendo ma non mi toccava più di tanto, eccetto forse in qualche momento.
Non lo so, mi è mancato qualcosa. Forse abituata ai drammi in stile Ammaniti, ormai non mi scuote più nulla. Non so.
Comunque, tirando le somme, il libro non mi ha colpito, però non mi sento nemmeno di farne una recensione del tutto negativa. Penso anzi, che sia molto adatto per lettori adolescenti o per chi cerca comunque una lettura leggera.

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