venerdì 22 maggio 2020

RECENSIONE COME DIVENTARE BUONI (LIBRO)- NICK HORNBY



TITOLO: Come diventare buoni
AUTORE: Nick Hornby
EDITORE: Guanda

"Il trucco sta tutto nel tenere alla larga il rimpianto."

Ciao a tutti lettori, oggi vorrei parlarvi di “Come diventare buoni” dell’autore Nick Hornby.
Katie è una donna che pensa di essere una persona davvero buona: ha scelto di fare il medico per aiutare il prossimo, è una moglie fedele e una madre affettuosa che cerca sempre di insegnare dei sani principi ai suoi due figli. Il marito David è esattamente l’opposto invece: è sempre piuttosto nervoso, impreca e cura una rubrica sul giornale locale dove si è autoproclamato “l’uomo più arrabbiato della città” dove ogni giorno sceglie un argomento di cui lamentarsi (come per esempio gli anziani che prendono l’autobus o il teatro). I due si trovano ad affrontare una crisi matrimoniale che si basa fondamentalmente su questo e sul fatto che entrambi non sono più felici. Questa linea s’interrompe quando Katie inizia una relazione con un altro uomo e tradisce il marito, finendo poi per confessarglielo. David improvvisamente cambia, capisce che la sua vita non può continuare in questo modo e dedica tutto sè stesso nel cercare di diventare buono.

Ed ecco che arriviamo al grande interrogativo che emerge da questo libro: come si fa a diventare buoni? Quando una persona si può definire buona?

Tutti i personaggi all’interno della storia attribuiscono alla parola bontà un significato tutto loro. Katie pensa di essere buona semplicemente perché è un medico, mentre secondo David bisogna fare qualcosina in più, quindi lo vedremo lanciarsi in campagna eccessive e buoniste come cercare di far adottare ad ogni famiglia del quartiere un senza tetto o regalare tutti i giocattoli dei figli. Ci sarebbe tanto altro da dire sulla trama ma non vado oltre perché altrimenti vi direi tutto e non ha senso che poi lo leggiate.

Come diventare buoni” è un romanzo pungente e cinico dalla trama originale. Quanti libri avete letto in cui i protagonisti sono sposati e stanno affrontando una crisi matrimoniale? Io ne ho contati almeno 5 ma nessuno di quelli che ho letto si avvicina a questo. Qui il tema trito e ritrito della crisi coniugale fa da sfondo ad una critica sociale molto più ampia della borghesia inglese piena di frasi ipocrite e buoniste. David da un giorno all’altro decide di diventare buono portando cibo ai barboni, donando tutti i soldi che ha nel portafogli ai mendicanti e altre cose del genere e così facendo sua moglie Katie non può far altro che rendersi conto che non basta essere un medico per essere definiti buoni, ma bisogna dimostrarlo in tanti modi. Quindi chi è il vero cattivo nella storia?

Oltre a questa riflessione però (e all’alta dose di Humor inglese che io adoro e per questo continuo a leggere Hornby), il libro non è che mi sia piaciuto moltissimo. I personaggi sono davvero detestabili, tutti quanti, nessuna eccezione nemmeno per i bambini. Non si sopportano nemmeno tra loro quindi come potrei farlo io? Katie ripete davvero le stesse cose almeno 30 volte e poi ci sono delle situazioni in cui l’autore si è dilungato davvero troppo rendendo la lettura un po' piatta e noiosa. Un vero peccato perché i presupposti per un bel libro c’erano tutti e mi dispiace: la trama è davvero carina.
Quindi concludendo: mi è piaciuto? Ni, un po' si e un p’ no. Direi 2 stelle e mezzo.  

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