TITOLO: Ti prendo e ti porto via
AUTORE: Ammaniti
EDITORE: Mondadori
AUTORE: Ammaniti
EDITORE: Mondadori
“..perchè nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro le spalle e devi andare avanti. Ti aspettano cose nuove.”
Ciao a tutti, oggi ho deciso di parlarvi di un libro per me
molto speciale: “ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti. Ho adorato
questo libro e lo considero forse uno dei migliori libri tra quelli scritti da Ammaniti. Non l’ho recensito fino ad ora per una sorta di timore reverenziale,
perché sentivo di dover fare ancora un po' di pratica prima di parlarvi del mio
libro preferito.
Ischiano Scalo, un paese di periferia pieno di paludi, è
teatro di due differenti storie d’amore che sbocciano parallelamente. La prima
è tra due adolescenti Pietro e Gloria che frequentano la stessa classe a scuola
ma che provengono da due realtà molto differenti tra loro: Gloria, che è anche
una ragazzina brillante e molto spigliata, è la figlia di un direttore di banca
e la sua famiglia è molto ricca mentre Pietro che al contrario appare come un
ragazzino timido, introverso che cerca sempre di sfuggire dai bulli del
quartiere che lo perseguitano, proviene da una famiglia di pastori, povera e
anche piuttosto ignorante(tra l’altro il padre viene descritto anche come un
mezzo psicopatico). A questi due si affiancano altri due personaggi principali,
l’uno esattamente l’opposto dell’altra: Graziano è un musicista sciupafemmine
che ritorna senza una lira al suo paesino natale dopo tanti anni (che è lo
stesso dove vivono Gloria e Pietro) per leccarsi le ferite della sua ultima
delusione d’amore, mentre Flora, che è anche l’insegnante di Pietro e Gloria, è
una donna solitaria e misteriosa, che ha annullato se stessa e le sue ambizioni
per prendersi cura della madre gravemente malata. Tra questi personaggi che
sono in apparenza così lontani, nasce un’irresistibile attrazione che li spinge
a cercarsi. Nel libro ovviamente sono disseminati altrettanti personaggi che
abitano Ischiano Scalo e che si muovono intorno a loro dando un contributo alla
storia.
“Ti prendo e ti porto via” non è una banale storia d’amore,
quindi dimenticatevi gli stereotipi del classico romanzo rosa. E’, secondo il
mio modesto parere, un modo molto più realistico di vedere l’amore. Nella
storia in fin dei conti si possono distinguere due tipologie di amore che bene
o male tutti affrontiamo nella vita. C’è quello tra Pietro e Gloria che è tutto
una scoperta, un sentimento che c’è, esiste, che sicuramente è più di
un’amicizia ma che ancora si fa fatica a descrivere e lo si idealizza. Poi,
dall’altro lato vediamo quello tra Graziano e Flora che invece è un tipo di
amore adulto, consapevole, da vivere con calma e attenzione perché la fregatura
è sempre dietro l’angolo e il passato ancora brucia. Il linguaggio stesso con
cui è scritto è piuttosto crudo e non lascia nulla all’immaginazione.
Le vicende dei personaggi non solo avvengono parallelamente
ma si intrecciano in continuazione. Il paese descritto è anche piccolo quindi è
una realtà dove più o meno si conoscono tutti e tutti sanno tutto di tutti. La
narrazione si alterna quindi nei vari personaggi e una cosa che ho apprezzato
tanto è la presenza di side story, cioè brevi storie fini a se stesse
inserite penso per dare più corposità e profondità al contesto. Ammaniti
utilizza spesso questa tecnica nei suoi libri ma qui secondo me è ancora più
riuscita perché attraverso queste piccole storie autoconclusive che riguardano
altri personaggi che circondano i protagonisti, ci caliamo in tutto e per tutto
nel libro. Io sono arrivata ad un punto tale per cui sembrava che l’intera
storia si svolgesse vicino a casa mia.
Anche in questo libro Ammaniti da vita a dei protagonisti
completi sia dal punto di vista delle descrizioni fisiche che dal punto di
vista psicologico. Io personalmente mi sono legata moltissimo al personaggio di
Pietro che cerca di scrollarsi in tutti i modi dalle sue origini, tentando di
riscattarsi in qualche modo, sognando un futuro diverso e lontano. Cerca di
trarre il meglio da ogni opportunità che gli si trova di fronte anche se
piccola, come per esempio Gloria. Ma gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo e
questi ostacoli non sono solo i bulli, ma spesso e volentieri anche la sua
famiglia purtroppo.
Concludendo quindi, “ti prendo e ti porto via” non solo mi è
piaciuto, ma mi è piaciuto così tanto da diventare uno dei miei libri
preferiti. E’ il primo libro che consiglio quando qualcuno in cerca di letture
mi interpella. Lo consiglio a tutti perché comunque credo che sia un romanzo
che si legge molto bene indipendentemente dal genere di lettura a cui una
persona può essere legata. Però tenete sempre a mente che lo stile di Ammaniti
è il noir e le cose non sempre scorrono lisce e rilassate quindi…non abbassate
mai la guardia.
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