domenica 17 maggio 2020

RECENSIONE TI PRENDO E TI PORTO VIA (LIBRO)- AMMANITI



TITOLO: Ti prendo e ti porto via
AUTORE: Ammaniti
EDITORE: Mondadori

“..perchè nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro le spalle e devi andare avanti. Ti aspettano cose nuove.”

Ciao a tutti, oggi ho deciso di parlarvi di un libro per me molto speciale: “ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti. Ho adorato questo libro e lo considero forse uno dei migliori libri tra quelli scritti da Ammaniti. Non l’ho recensito fino ad ora per una sorta di timore reverenziale, perché sentivo di dover fare ancora un po' di pratica prima di parlarvi del mio libro preferito.

Ischiano Scalo, un paese di periferia pieno di paludi, è teatro di due differenti storie d’amore che sbocciano parallelamente. La prima è tra due adolescenti Pietro e Gloria che frequentano la stessa classe a scuola ma che provengono da due realtà molto differenti tra loro: Gloria, che è anche una ragazzina brillante e molto spigliata, è la figlia di un direttore di banca e la sua famiglia è molto ricca mentre Pietro che al contrario appare come un ragazzino timido, introverso che cerca sempre di sfuggire dai bulli del quartiere che lo perseguitano, proviene da una famiglia di pastori, povera e anche piuttosto ignorante(tra l’altro il padre viene descritto anche come un mezzo psicopatico). A questi due si affiancano altri due personaggi principali, l’uno esattamente l’opposto dell’altra: Graziano è un musicista sciupafemmine che ritorna senza una lira al suo paesino natale dopo tanti anni (che è lo stesso dove vivono Gloria e Pietro) per leccarsi le ferite della sua ultima delusione d’amore, mentre Flora, che è anche l’insegnante di Pietro e Gloria, è una donna solitaria e misteriosa, che ha annullato se stessa e le sue ambizioni per prendersi cura della madre gravemente malata. Tra questi personaggi che sono in apparenza così lontani, nasce un’irresistibile attrazione che li spinge a cercarsi. Nel libro ovviamente sono disseminati altrettanti personaggi che abitano Ischiano Scalo e che si muovono intorno a loro dando un contributo alla storia.

“Ti prendo e ti porto via” non è una banale storia d’amore, quindi dimenticatevi gli stereotipi del classico romanzo rosa. E’, secondo il mio modesto parere, un modo molto più realistico di vedere l’amore. Nella storia in fin dei conti si possono distinguere due tipologie di amore che bene o male tutti affrontiamo nella vita. C’è quello tra Pietro e Gloria che è tutto una scoperta, un sentimento che c’è, esiste, che sicuramente è più di un’amicizia ma che ancora si fa fatica a descrivere e lo si idealizza. Poi, dall’altro lato vediamo quello tra Graziano e Flora che invece è un tipo di amore adulto, consapevole, da vivere con calma e attenzione perché la fregatura è sempre dietro l’angolo e il passato ancora brucia. Il linguaggio stesso con cui è scritto è piuttosto crudo e non lascia nulla all’immaginazione.

Le vicende dei personaggi non solo avvengono parallelamente ma si intrecciano in continuazione. Il paese descritto è anche piccolo quindi è una realtà dove più o meno si conoscono tutti e tutti sanno tutto di tutti. La narrazione si alterna quindi nei vari personaggi e una cosa che ho apprezzato tanto è la presenza di side story, cioè brevi storie fini a se stesse inserite penso per dare più corposità e profondità al contesto. Ammaniti utilizza spesso questa tecnica nei suoi libri ma qui secondo me è ancora più riuscita perché attraverso queste piccole storie autoconclusive che riguardano altri personaggi che circondano i protagonisti, ci caliamo in tutto e per tutto nel libro. Io sono arrivata ad un punto tale per cui sembrava che l’intera storia si svolgesse vicino a casa mia.

Anche in questo libro Ammaniti da vita a dei protagonisti completi sia dal punto di vista delle descrizioni fisiche che dal punto di vista psicologico. Io personalmente mi sono legata moltissimo al personaggio di Pietro che cerca di scrollarsi in tutti i modi dalle sue origini, tentando di riscattarsi in qualche modo, sognando un futuro diverso e lontano. Cerca di trarre il meglio da ogni opportunità che gli si trova di fronte anche se piccola, come per esempio Gloria. Ma gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo e questi ostacoli non sono solo i bulli, ma spesso e volentieri anche la sua famiglia purtroppo.

Concludendo quindi, “ti prendo e ti porto via” non solo mi è piaciuto, ma mi è piaciuto così tanto da diventare uno dei miei libri preferiti. E’ il primo libro che consiglio quando qualcuno in cerca di letture mi interpella. Lo consiglio a tutti perché comunque credo che sia un romanzo che si legge molto bene indipendentemente dal genere di lettura a cui una persona può essere legata. Però tenete sempre a mente che lo stile di Ammaniti è il noir e le cose non sempre scorrono lisce e rilassate quindi…non abbassate mai la guardia.

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